Dal 6 all’8 maggio si terrà a Torino la seconda edizione di Mind The Gap, il festival del femminismo intersezionale ideato e prodotto da The Goodness Factory, dietro l’esigenza di creare uno spazio in cui parlare di gender gap, normalizzazione dei corpi, sessualità, femminismo.

Quest’anno il festival è ideato e prodotto da The Goodness Factory che ne condivide la direzione artistica con Giulia Muscatelli, Elena Miglietti, Simona Bonito. Mind The Gap è poi realizzato in collaborazione con il Circolo dei Lettori, CIRSDe Unito (Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere) e Fronte del Borgo della Scuola Holden.

La ‘donna a pezzi’ di Mind The Gap

L’immagine guida scelta per questa seconda edizione è quella di una donna a pezzi o così la percepisce la società. È a pezzi per lo sguardo della cultura patriarcale, è a pezzi per l’industria della moda, per quella della cosmetica, è a pezzi nella solitudine della cura, è a pezzi nello specchio, quando scorge la sua immagine di sfuggita e non si piace. 
È a pezzi quando la fanno a pezzi davvero; nella mente o nel corpo. Su quei pezzi giudicati molte di noi, per molto tempo, hanno costruito timori e insicurezze. Ma la storia incalza e la consapevolezza si espande. E costrette in pezzi, noi ci ricomponiamo sempre, ci ricostruiamo dopo le cadute, viviamo intere anche sotto gli occhi di chi non ci percepisce così. Abbiamo il coraggio dei nostri frammenti: come una Venere di Milo trovata in pezzi, rinsaldata e fiera nella sua totale bellezza.

Dietro l’esigenza di fare ancora più nostri questi argomenti, abbiamo lavorato per realizzare una seconda edizione di questo festival, che quest’anno si terrà oltre che negli spazi di OFF TOPIC, anche presso il Campus Einaudi e il Circolo dei Lettori. Perché la complessità ha bisogno di spazi diversi per attivare tutte le sue sfumature.

Il programma completo qui